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L’integrazione della telemedicina nell’assistenza ambulatoriale


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La telemedicina si è dimostrata una strada efficace e pratica per l’assistenza sanitaria. In combinazione con l’adozione crescente e capillare delle cartelle cliniche elettroniche (EHR, Electronic Health Record) ha contribuito a un migliore accesso a un’assistenza di qualità più elevata nelle strutture ambulatoriali, in particolare nell’ambito dell’assistenza a domicilio e delle comunità svantaggiate, come ad esempio quelle in zone remote. Tuttavia, come nel caso di qualsiasi tecnologia innovativa e vantaggiosa, la sua adozione va a rilento a causa di una serie di sfide difficili.

Questo blog ti offrirà maggiori informazioni su:

Quali sono i benefici della telemedicina nell’assistenza ambulatoriale?

Migliore accesso all’assistenza di qualità

I progressi tecnologici compiuti nell’ambito della trasmissione dati wireless e l’ampia diffusione dei dispositivi portatili con videocamera integrata hanno migliorato notevolmente la fruibilità della telemedicina. Tuttavia, quest’ultima non è ancora in grado di fornire un’alternativa accettabile a numerose modalità diagnostiche, in particolare quelle che richiedono un esame fisico [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8]. Ciononostante, alcuni ambiti medici, quali la cardiologia o, più precisamente, la telecardiologia, hanno già beneficiato in maniera considerevole delle nuove tecnologie. Tra queste figurano, ad esempio, dispositivi di monitoraggio indossabili più leggeri, impianti più affidabili e persino sistemi per smartphone [9].

In ogni caso, rispetto ai consulti di persona, la gran parte delle sfide diagnostiche o relative ai trattamenti della telemedicina non sussiste o risulta fortemente mitigata se la telemedicina è impiegata per migliorare l’approccio pratico tradizionale. Ad esempio, se un/una paziente si reca in una struttura ambulatoriale per un controllo di routine durante il quale il medico o il personale sanitario rileva qualcosa di sospetto o che esula dal loro campo di specializzazione. Qual è la soluzione se non sono disponibili specialisti? L’utilizzo di videoconferenze o l’invio di foto e altri dati sanitari via Internet a uno specialista in un altro luogo per richiedere una valutazione approfondita, sveltendo così il processo di refertazione e migliorando sensibilmente la qualità dell’assistenza, soprattutto se il/la paziente ha bisogno di eseguire esami aggiuntivi o sottoporsi a un trattamento urgente [10]. Lo stesso vantaggio si ha se il/la paziente riceve una visita domiciliare da personale infermieristico che effettua misurazioni diagnostiche e ne trasmette i risultati al medico di base.

Esistono molte soluzioni tecnologiche per tutte queste situazioni, ossia videoconferenze, acquisizione dei dati sanitari, trasferimento dei dati, ecc., ma molte di esse presentano problemi di interoperabilità o non forniscono il trasferimento di dati continuo dai dispositivi diagnostici a un PC, tablet o smartphone per l’ulteriore diffusione oppure non permettono l’inserimento (automatico) dei dati nell’EHR del/della paziente (se disponibile). Eppure, ci sono soluzioni come il MESI mTABLET che offrono tutto questo in un unico pacchetto, facendo risparmiare tempo e riducendo i costi senza però compromettere la qualità dell’assistenza.

Convenienza economica e risparmio di tempo

Uno dei benefici più evidenti della telemedicina è la convenienza economica. Ad esempio, i pazienti malati, ma che non versano in una condizione di emergenza medica o che sono in una condizione stabile che ne richiede il monitoraggio, non devono recarsi fisicamente in una struttura sanitaria o, almeno, lo faranno più raramente di quanto non erano soliti fare. Possono, infatti, consultare un medico curante o uno specialista direttamente da casa avvalendosi della videoconferenza. Inoltre, possono fare controllare a distanza le proprie funzioni vitali e altri parametri selezionati grazie all’uso di dispositivi di monitoraggio indossabili. Di conseguenza, i pazienti risparmiano sui costi di trasporto, che possono essere cospicui nelle zone più remote, nonché sui tempi di percorrenza [11] [12]. Un’ulteriore opzione a disposizione dei pazienti visitati a domicilio da personale infermieristico è la trasmissione immediata delle misurazioni diagnostiche a un medico di base o a uno specialista.

I vantaggi sotto il punto di vista economico si allargano anche al personale medico, anche se il livello di convenienza varia notevolmente a seconda del campo medico. Alcuni esempi dei campi che beneficiano economicamente dalla telemedicina comprendono, tra l’altro, la psichiatria e l’oftalmologia, sebbene in alcuni casi l’economicità entri in gioco soltanto in situazioni specifiche, ovvero in caso di un numero sufficiente di consulti [13] [14] [15]. La medicina di famiglia è un altro importante ambito medico favorito sempre di più dalla telemedicina. In Germania, ad esempio, i pazienti possono farsi visitare da personale infermieristico che invia i risultati delle misurazioni diagnostiche direttamente al loro medico di famiglia.  Tali vantaggi, tra cui un minore carico di lavoro, in particolare per il personale paramedico (ossia, minore lavoro amministrativo e minor numero di pazienti, ecc.) si rivelano persino maggiori se alla telemedicina si affianca un solido sistema di EHR.

Quali sono i benefici delle cartelle cliniche elettroniche nell’assistenza ambulatoriale?

Migliore qualità dell’assistenza

Una corretta adozione e integrazione delle cartelle cliniche elettroniche migliora considerevolmente la qualità dell’assistenza poiché ottimizza i flussi di lavoro del personale medico, aumentandone al contempo l’efficienza. In più, riduce il numero di errori medici migliorando l’attendibilità dei dati e la loro accessibilità [16]. L’accesso agevole ai dati sanitari dei pazienti e la loro uniformità consente inoltre analisi più affidabili con l’obiettivo di migliorarne i risultati [17].

Riduzione degli errori medici di trascrizione

La calligrafia illeggibile costituisce un problema spinoso in medicina, ed è la causa di numerosi errori medici, che spesso hanno conseguenze gravi e persino fatali [18]. Si stima che ogni anno, solo negli Stati Uniti, muoiano oltre 251 migliaia di persone per errori medici, che diventano la terza causa principale di decesso [19]. Il problema è probabilmente più acuto durante la prescrizione di farmaci, comportando decessi molto pubblicizzati, tra cui la morte di un paziente quarantaduenne che nel 1999 ricevette il farmaco errato dal farmacista che sbagliò a leggerne il nome [20]. In generale, si stima che ogni anno, solo negli Stati Uniti, almeno 7000-9000 persone muoiano a causa di errori di prescrizione [21].

È possibile mitigare notevolmente questi problemi o eliminarli virtualmente utilizzando le cartelle cliniche elettroniche. Esse offrono dati uniformi e tracciabili e indicano quando, per quale motivo e da chi sono state apportate modifiche, riducendo di conseguenza le denunce per negligenza. Tale riduzione può risultare sensibile. Uno studio ha riscontrato che, mentre il 6,1% di utenti con cartelle cliniche elettroniche aveva alle spalle una storia di negligenza con risarcimento, tale numero era ben maggiore nel caso di utenti con cartelle mediche cartacee, ossia il 10,8%, quasi l’80% in più [22]. Oltre a ciò, bit e byte sono molto più facili da condividere rispetto alla carta e non è nemmeno necessaria

Migliore accessibilità ai dati

La condivisione agevole dei dati sanitari offre numerosi vantaggi. Il personale sanitario che cura i pazienti può organizzare più facilmente il proprio lavoro poiché è possibile lo scambio di dati su trattamenti e farmaci prescritti, permettendo così di prendere decisioni migliori e più informate [23] [24]. A differenza delle cartelle cartacee, i pazienti possono comodamente accedere alle proprie cartelle cliniche elettroniche direttamente da casa. Ciò ha numerosi vantaggi, ma è associato ad alcune preoccupazioni, quale la sicurezza dei dati [25]. Arriviamo quindi alle sfide della telemedicina.

Quali sono le sfide della sanità digitale?

Sicurezza dei dati

La sicurezza dei dati rappresenta una delle maggiori preoccupazioni in materia di sicurezza associate alla telemedicina e all’utilizzo delle cartelle cliniche elettroniche. Tale problema, riconosciuto agli albori delle cartelle cliniche elettroniche, ha attirato una maggiore attenzione durante la pandemia di COVID-19, quando si è assistito a un’impennata senza precedenti nell’impiego della sanità digitale e, in particolare, della telemedicina [26]. Gli attacchi informatici a danno del settore della sanità sono in aumento e hanno già provocato centinaia di milioni di dollari di danni diretti (attacchi con richiesta di riscatto), compromettendo i dati sanitari di milioni di pazienti [27] [28].

Un ulteriore aspetto della sicurezza informatica della sanità in relazione alla telemedicina riguarda le vulnerabilità informatiche dei dispositivi di monitoraggio indossabili. Uno studio completo risalente al 2021 a cura della società di sicurezza informatica Kaspersky Lab ha scoperto che il protocollo Message Queuing Telemetry Transport (MQTT), un protocollo di uso comune per la trasmissione di dati dai dispositivi di monitoraggio indossabili, ha constatato almeno 90 vulnerabilità [29].

Interoperabilità

Un numero crescente di strutture sanitarie sta integrando le tecnologie sanitarie indossabili con le cartelle cliniche elettroniche; tuttavia, i loro sforzi sono ostacolati da problemi di interoperabilità. Le aziende che producono dispositivi e quelle che sviluppano il sistema EHR utilizzano protocolli di trasferimento di dati differenti, spesso proprietari, rendendo difficile la comunicazione reciproca tra i sistemi e la trasmissione di flussi di dati [30]. L’interoperabilità tra i sistemi delle cartelle cliniche elettroniche stessi lascia ancora molto a desiderare, anche se è comprovato che questo tipo di interoperabilità incide positivamente sulla sicurezza dei farmaci, riducendo gli eventi avversi per i pazienti e abbassando perfino i costi [31] [32]. Per questo motivo, gli sviluppatori di tecnologie medicali devono tenere presente che un dispositivo diagnostico per la misurazione a sé stante non è efficace se non è facilmente collegabile alla soluzione EHR utilizzata dai clienti. Il sistema diagnostico MESI mTABLET non offre solo misurazioni diagnostiche facili e veloci, ma anche una gestione semplice e l’integrazione con il software già in uso.

Formazione degli utenti

Non sarebbe giusto addossare la colpa di uno scarso utilizzo degli strumenti digitali in ambito medico al personale sanitario, poiché molti non hanno ricevuto una formazione adeguata sul loro uso [33]. Se da un lato i percorsi di studio medici e infermieristici sono aggiornati sugli ultimi progressi relativi a cure e procedure mediche, dall’altro molti di essi non hanno incorporato l’insegnamento delle competenze digitali necessarie al giorno d’oggi. Tuttavia, è fondamentale l’applicazione di un approccio incentrato sull’utente nello sviluppo di soluzioni per le tecnologie medicali per renderle intuitive e semplici da utilizzare. Il sistema diagnostico MESI mTABLET può essere impiegato dal personale medico dopo una formazione minima.