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Uno studio dell’Università di Helsinki riscontra l’alta affidabilità e la ripetibilità di MESI mTABLET TBI rispetto al Doppler


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Autori dello studio: Laamanen P, Laivuori M, Noronen K, Venermo M. Gli autori provengono dal
reparto di chirurgia vascolare dell’Università di Helsinki e dell’Ospedale universitario di Helsinki, in Finlandia.

L’Università di Helsinki e l’Ospedale universitario di Helsinki hanno condotto uno studio per valutare l’affidabilità di un dispositivo fotopletismografico (PPG) per la misurazione della pressione arteriosa dell’alluce rispetto a un flussimetro laser Doppler fisso. Per lo studio è stato utilizzato MESI mTABLET TBI come dispositivo fotopletismografico e confrontato con un flussimetro Doppler.

Lo studio ha rilevato che MESI mTABLET TBI ha dimostrato un’ottima ripetibilità, per cui in media la differenza tra i risultati di due misurazioni sullo stesso alluce era appena di 4 mmHg. Il dispositivo ha anche riconosciuto la presenza di ischemia in 9 pazienti su 10 quando la soglia era 60 mmHg. Pertanto, è stato indicato come un’opzione pratica ed economica per accertare l’insufficienza arteriosa degli arti inferiori e ridurre rinvii inutili a strutture di assistenza secondaria. A tal proposito, si raccomanda un approccio olistico verso il/la paziente: è necessario interpretare i risultati tenendo sempre conto del loro stato clinico.[1]

Lo studio può essere consultato qui.

Il contesto

La diagnosi precisa e puntuale dell’arteriopatia obliterante periferica (AOP) è cruciale per prevenire conseguenze gravi sulla salute, tra cui amputazioni, ictus ed eventi cardiovascolari. Per questo motivo, l’indice caviglia-braccio (ABI) è ampiamente utilizzato anche nella pratica generale, anche se ha alcune limitazioni. [1]

In primo luogo, può dimostrarsi inaffidabile per determinati gruppi di pazienti, come ad esempio, quelli diabetici che presentano arterie femorali non comprimibili. In questo caso, è possibile eseguire la misurazione dell’indice alluce-braccio (TBI) poiché la calcinosi della media ha una minore prevalenza nelle arterie digitali. In secondo luogo, anche con risultati ABI normali, occorre investigare mediante TBI qualunque sospetto di ischemia cronica pericolosa per gli arti (CLTI). [1]

L’indice alluce-braccio (TMI) aiuta a confermare la diagnosi di AOP nella pratica generale, ed è inoltre impiegato per verificare i fattori di rischio cardiovascolari. È stato proposto di effettuare la misurazione TBI periodicamente dato che prevede la mortalità cardiovascolare. [3] [4] Tuttavia, l’uso del TBI non è molto comune nella pratica generale sebbene i dispositivi fotopletismografici automatizzati basati sul TBI siano facilmente portatili. La misurazione del TBI è principalmente eseguita nell’ambito dell’assistenza secondaria, il che si rivela problematico poiché coincide con un accesso più difficile e ritardato a questo esame diagnostico. Il rilevamento precoce delle condizioni quale l’ischemia cronica pericolosa per gli arti è quindi fondamentale per pazienti con piede diabetico, che hanno bisogno il prima possibile di un rinvio per il trattamento vascolare. [1]

Per i motivi menzionati in precedenza, lo studio svolto dall’Università di Helsinki e dall’Ospedale universitario di Helsinki si è soffermato sull’affidabilità dei dispositivi fotopletismografici (PPG) confrontandoli con il flussimetro laser Doppler, considerato il sistema aureo per l’analisi microvascolare superficiale. [2]

Lo studio si è basato sulla misurazione della pressione arteriosa di 102 alluci di 54 partecipanti, che erano in gran parte pazienti pre e post-chirurgici del reparto di chirurgia vascolare dell’Ospedale universitario di Helsinki. Le misurazioni su ogni paziente si sono effettuate lo stesso giorno con entrambi i dispositivi, generalmente lasciando passare un’ora tra le misurazioni. Per valutare l’affidabilità di MESI mTABLET TBI, l’indice alluce-braccio è stato misurato due volte, con un intervallo di 15 minuti tra le misurazioni. Se risultava una differenza superiore a 10 mmHg, si è proceduto a una terza misurazione. [1]

I risultati

Le misurazioni dell’indice alluce-braccio eseguite con MESI mTABLET TBI hanno individuato 9 persone su 10 con un’ischemia significativa (TP <60 mmHg) se confrontate con il flussimetro laser Doppler. MESI mTABLET TBI è riuscito a rilevare l’87,5% di pazienti con una rilevante insufficienza arteriosa (pressione alluce – TP <60 mmHg) identificata dal flussimetro laser Doppler. Di contro, l’84,8% degli arti privi di ischemia secondo il flussimetro laser Doppler presentava inoltre un valore TP di ≥60 mmHg quando si è utilizzato MESI mTABLET TBI. [1]

Lo studio giunge alla conclusione che l’impiego di dispositivi PPG portatili come MESI mTABLET TBI può migliorare la precisione della diagnosi di AOP nella pratica generale, diminuendo così il numero di rinvii inutili per il trattamento vascolare e, di conseguenza, contribuendo alla convenienza economica del trattamento. Ciononostante, è necessario interpretare i risultati tenendo conto dello stato clinico del/della paziente. [1]

Cos’è l’indice alluce-braccio?

L’indice alluce-braccio (TBI) è un metodo diagnostico usato per la diagnosi dell’arteriopatia obliterante periferica (AOP). Viene impiegato quando la misurazione dell’indice caviglia-braccio (ABI) non è interpretabile o insufficiente. Scopri di più

Quando è necessario misurare l’indice alluce-braccio?

La misurazione del TBI è raccomandata a pazienti diabetici, pazienti in dialisi, pazienti di età avanzata, pazienti con lesioni estese e pazienti affetti da linfedema. Scopri di più

Come si misura l’indice alluce-braccio?

L’indice alluce-braccio (TBI) si misura confrontando la pressione sanguigna solitamente dell’alluce alla pressione sanguigna del braccio (arteria brachiale).