La cura delle ferite degli arti inferiori non comporta solo la prevenzione delle infezioni e l’attenuazione del dolore o del fastidio del paziente, ma anche la gestione della fisiopatologia sottostante che le ha causate. Questo può rappresentare una sfida perché i pazienti possono presentare condizioni di comorbilità che possono essere la causa delle ferite (soprattutto quelle croniche), ostacolare la cura delle ferite o entrambe le cose. Un esempio di tali condizioni è l’arteriopatia periferica (PAD).
Una valutazione arteriosa completa direttamente nel proprio studio o a domicilio del paziente può far risparmiare moltissimo tempo. Avere la possibilità di misurare l’indice caviglia-braccio (ABI) e/o l’indice alluce-braccio (TBI) con un unico dispositivo permette di eseguire uno screening efficace di malattie come la PAD e di essere sottoposti tempestivamente a ulteriori esami vascolari.
La podologa ed esperta di cura delle ferite Véronique Labbe Gentils spiega i vantaggi di una valutazione arteriosa completa nel suo lavoro ospedaliero di ogni giorno.
Il dispositivo MESI mi permette di valutare immediatamente le chance di guarigione, poiché sono già in grado di calcolare l’ABI e il TBI.
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Véronique Labbe Gentils è una podologa ed esperta di ferite, che negli ultimi 20 anni si è dedicata in particolare alle ferite dei piedi diabetici.
Lavora presso l’Ospedale Universitario Avicenne e l’Ospedale Jean Verdier APHP a nord di Parigi, in Francia. Inoltre, da una decina d’anni è attiva presso l’Istituto Nazionale di Podologia di Parigi, dove insegna teoria e pratica del piede diabetico per il corso di laurea in cura della ferite.